Roma, 10 febbraio 2014
Al Presidente della Conferenza delle Regioni
e delle Province autonome
Dott. Vasco Erranie p.c. Al Ministro della Salute
e p.c. Al Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin
Al Ministro dell’Interno
On. Angelino Alfano
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Prof. Enrico Giovannini
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Dott. Fabrizio Saccomanni
Ai Presidenti delle Regioni e delle Province
autonome
Al Presidente della Commissione di Garanzia
per l’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei
Servizi Pubblici Essenziali
Loro Sedi
Oggetto: Comunicazione stato di agitazione.
La FIMMG dichiara lo stato di agitazione della categoria dei medici di medicina generale nei confronti
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per denunciare le gravi inadempienze della stessa
nei confronti della Medicina Generale.
La legge n. 189 del 2012 prevede al comma 6, articolo 1, l’obbligo per le regioni di pervenire alla stipula
degli Accordi Collettivi Nazionali per la medicina generale entro l’11 maggio 2013; non solo la Conferenza delle
Regioni non si è attivata per adempiere all’obbligo, ma a tutt’oggi il Comitato di Settore non ha ancora
approvato l’atto di indirizzo necessario all’avvio delle trattative.
L’inerzia non trova alcuna giustificazione nella crisi economica cui il Paese è soggetto, perché è chiaro
nella legge n. 189 del 2012, nella finanziaria vigente e nella volontà delle parti, che il rinnovo deve avvenire a
costanza di risorse, e proprio la riscrittura della Convenzione costituisce momento fondamentale per
l’improcrastinabile riorganizzazione dell’Assistenza Primaria, per un uso più razionale delle risorse rese
disponibili dal finanziamento del SSN, e rappresenta quindi un contributo alla sostenibilità del SSN stesso che
qualsiasi amministratore interessato al bene della popolazione dovrebbe perseguire nel più breve tempo
possibile.E’ volontà di questo sindacato denunciare alle Istituzioni nazionali, in primis il Presidente e il Consiglio
dei Ministri, a tutti i partiti presenti in Parlamento e ai cittadini italiani, la gravità di una simile condotta politicoamministrativa
che, unitamente al rifiuto ormai triennale delle regioni a definire il Patto della Salute con tutti i
Governi succedutisi, costituisce un grave pregiudizio alla tutela della salute prevista dall’art. 32 della
costituzione.
Per quanto sopra esposto, la FIMMG dichiara pertanto lo stato di agitazione e, trascorsi i termini previsti
dalla legge per eventuali procedure di raffreddamento e conciliazione, si riserva di mettere in atto ogni legittima
forma di protesta fino ad individuare e comunicare le date e le modalità di eventuali scioperi.
Distinti saluti.
Giacomo Milillo
Notizia pubblicata il 14/02/2014
La pagina che desideri visualizzare è disponibile SOLO per gli utenti registrati che hanno effettuato il login.
Se desideri anche tu visualizzare questa pagina e tutti gli altri contenuti riservati, effettua la registrazione.
Inserisci i tuoi dati per accedere